PROCESSO AL TEATRO

PROCESSO AL TEATRO
REGIA Lorella Serni
COSTUMI Sartoria Montalvo
MASCHERE Laboratorio Teatrale
LUCI Lorenzo Castagnoli
Mobili d’Arte di Alessandro Bernini

Interpreti

Niccolò Barbagli Irene Calosci
Iacopo Cigolini Riccardo Corazzesi
Giovanni Di Costanzo Francesco Esposito
Francesca Ingold Lorenzo Lamioni
Marina Mazzocchi Margherita Mugnai
 Caterina Nepi Antonio Panella 
Beatrice Pinciaroli Refiela Shoraj 
Rossella Vasai  Niccolò Villiani 

“Noi siamo convinti che serva a camuffarci,
dissimularci, farci apparire quello che
non siamo, ma non è così. La maschera
non nasconde, rivela.”

                                                               Dario Fo

Lo spettacolo

Lo spettacolo è costruito su un insieme di materiali estrapolati da canovacci di Commedia dell’Arte del ‘500-‘600, oltre che da testi di approfondimento scientifico, filosofico e religioso.

Il lavoro si intreccia tra parola, recitazione verbale quindi, e corpo, ma verte soprattutto sull’importanza del gesto, del movimento. Alla base del lavoro con la maschera, la fisicità diviene protagonista privilegiata, come territorio di indagine e fonte di ispirazione.

Nelle scelte fatte per la rappresentazione si è inteso cercare effetti comici, ma anche stranianti, orientandoci e affrontando canoni recitativi diversi ed eterogenei tra loro (drammaturgici, poetici, letterari).

In contrasto con la “leggerezza” del testo e dell’universo grottesco e deformato dei personaggi che si muovono ed animano questo strano “Tribunale”, l’imputato si esprime con passi tratti dal “Breviario di estetica teatrale” di Bertolt Brecht, quindi con un linguaggio asciutto e contemporaneo, lontano da quello ampolloso, vuoto e ridondante di tutti gli altri personaggi.

Ma quale è la verità? Cosa nasconde un travestimento?

L’autenticità sovverte tutto e tutti nello “svelamento” finale.